Cos’è un hashtag?
Quello che prima veniva chiamato semplicemente cancelletto, oggi è noto per rappresentare un simbolo informatico relativo ai social networks che prende il nome di hashtag.
Il nome del simbolo non è casuale: deriverebbe, infatti, dalle parole inglesi hash (cancelletto, appunto) e tag (etichetta).
Nasce su Twitter come tecnica per contrassegnare le keywords e, conseguentemente, per richiamare l’attenzione degli altri utenti su determinati argomenti. Soltanto a partire dal 2009, però, il noto social ha introdotto un collegamento ipertestuale; in altri termini, l’hashtag è un metodo per creare etichette.
Dall’originario Twitter, l’hashtag è stato esteso anche agli altri social networks, quali Facebook, Instagram e Google+.
La funzione è la medesima per tutti i social networks: si offre agli utenti la possibilità di trovare molto più rapidamente e facilmente un messaggio collegato ad una discussione sul web per seguirla o parteciparvi.
Creare un hashtag è molto semplice: basterà anteporre il cancelletto alla parola o alle parole chiave che si intende ricercare; così, ad esempio, si ricercherà #expo2015.
L’importante è non usare i segni di punteggiatura che interrompono l’hashtag e, dal momento che è consentito l’uso di più collegamenti ipertestuali, bisogna separare ogni hashtag dal precedente e dal successivo.
Una volta inseriti, il proprio messaggio, foto o video supportato da uno o più hashtag viene automaticamente trasformato in un link: se si clicca sopra il link generato si potrà accedere ad una lista di post che contengono la stessa etichetta.
La differenza tra i vari social, invece, consiste nella privacy relativa ai post con hashtag: mentre su Twitter è possibile visualizzare tutti i messaggi contenenti l’hashtag, su Facebook e Instagram sarà possibile visualizzare i post con quell’hashtag pubblicati esclusivamente dai propri followers o da coloro che hanno un profilo pubblico.
Ma la vera potenzialità dell’hashtag consiste nel fatto che si tratta di uno strumento attraverso il quale sarà possibile conoscere e scoprire quelle che sono le tendenze del momento; allo stesso tempo, però, l’uso smodato di questo strumento potrebbe svuotarlo della sua caratteristica principale che rimane quella di rendere rintracciabili argomenti specifici nell’universo sperduto del web.