Cos’è la comunicazione ambientale : scopriamola in breve.
La comunicazione ambientale è un processo che può coinvolgere singoli individui, enti, organizzazioni o associazioni, avente per oggetto la veicolazione di informazioni inerenti l’ambiente.
Parliamo di comunicazione istituzionale quando enti pubblici o società di ricerca, università e scuole, forniscono una serie di dati volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su specifiche tematiche ambientali, come inquinamento, effetto serra, surriscaldamento globale, desertificazione, rifiuti e raccolta differenziata.
In questo caso l’obiettivo della comunicazione è quello di permettere al cittadino la comprensione dei problemi che caratterizzano l’ambiente circostante e del modo in cui questi possono essere affrontati e risolti.
Un processo che mira anche a indurre nell’essere umano una più attiva partecipazione alla risoluzione di determinati problemi, ad esempio attraverso l’adozione di stili di vita maggiormente rispettosi del mondo circostante.
Nello stesso tempo il cittadino viene tenuto informato su singole azioni e processi posti in essere dalle amministrazioni, fornendogli in questo modo preziose indicazioni che gli permetteranno di valutare il comportamento di regioni, comuni e province.
Storicamente la comunicazione ambientale nasce e si sviluppa nei Paesi scandinavi, da sempre maggiormente aperti a questioni “green”.
E’ in particolar modo la Svezia a tenere a battesimo questa particolare tipologia di comunicazione, con la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Ambiente che ebbe luogo a Stoccolma, nel 1972.
Una tappa di fondamentale importanza nell’ampliamento del dibattito è quella che si registrò nel 1998, con la Convenzione di Aarhus, che per la prima volta ci parlava di diritto all’informazione ambientale.
Una delle sfide che la comunicazione ambientale lancia a giornalisti, scrittori, grafici, pubblicitari e comunicatori in genere è quella relativa al linguaggio da adottare.
Perché l’obiettivo è di catturare l’attenzione del pubblico pur dovendo fare i conti con ricerche, cifre, percentuali, studi e temi di carattere scientifico con lo scopo finale non solo di informare ma anche di educare.
Ecco quindi che l’operato dei singoli attori della comunicazione diviene di fondamentale importanza.
Da un lato è basilare e necessaria l’adozione di tabelle, grafici ed immagini che possano facilitare il lavoro di veicolazione e la comprensione di determinati concetti.
Dall’altro è importante definire vere e proprie strategie comunicative che permettano di informare correttamente l’utente.
Ecco quindi che sorgono degli sportelli dislocati in diverse aree della città con l’obiettivo di fornire al cittadino quelle informazioni di base sulle problematiche ambientali.
Oppure vengono approntati degli opuscoli informativi dedicati ad un problema specifico o a fornire informazioni generali.
O ancora possono essere organizzati speciali eventi durante i quali ci si incontra con i cittadini allo scopo di dibattere un particolare argomento.
Senza dimenticare le opportunità fornite dalla tecnologia, con i nuovi strumenti che l’informatica mette a disposizione per comunicare molto più rapidamente.
Che si tratti di volantini, di incontri diretti, di web o giornali, la strada da percorrere è sempre quella della semplicità, dell’adozione di uno stile comunicativo e linguistico di immediata comprensione, perché è soltanto così che ognuno di noi può comprendere la reale portata di sfide e problematiche di vitale importanza.
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