IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA IN CAMPO AMBIENTALE
Il manifesto della comunicazione pubblica in campo ambientale, riassume tutte le iniziative istituzionali che hanno man mano riconosciuto un ruolo alla comunicazione ambientale e delucida su cosa sia e a cosa serva questo tipo di comunicazione.
Da un punto di vista istituzionale si iniziò a parlare di ambiente per la prima volta nel 1972 nella Dichiarazione di Stoccolma, ma a sancire l’informazione ambientale come elemento di tutela del patrimonio ambientale è stato il celeberrimo trattato di Maastricht. La materia è ancora oggi oggetto di studio, infatti il Parlamento italiano sta approvando un articolo che assegni l’importanza dovuta ai temi ambientali.
Ma quando parliamo di comunicazione ambientale cosa intendiamo in realtà?
In primo luogo è un modo per promuovere, da parte dei cittadini, dei comportamenti che aiutino la tutela dell’ambiente, e che sensibilizzi la popolazione a quelle che sono le problematiche ecologiche e ambientali che affliggono il nostro pianeta. La comunicazione ambientale è una risorsa preziosa che se ben sfruttata pone il cittadino al centro di problematiche che diversamente vivrebbe come lontane e estranee alla sua vita quotidiana. L’efficacia della comunicazione dipende da due fattori fondamentali, uno è l’inquadramento dei riceventi, cioè le persone che recepiscono il messaggio, l’altro è l’adattamento del proprio linguaggio, rendendolo appropriato al destinatario. Questi due passaggi che possono sembrare alquanto banali, e che stanno alla base di qualsiasi processo di comunicazione, non sono poi così semplici. Non sempre infatti il parlante riesce ad inquadrare il suo pubblico e a calibrare il suo registro, per questa ragione molto spesso si decide di affidare il compito di sensibilizzazione e comunicazione ambientale ad un professionista che conosca bene tutte le insidie che la comunicazione in genere comporta. Bisogna poi tenersi continuamente aggiornati perchè in campo ambientale ci sono scoperte scientifiche nuove ogni giorno che vanno tenute in considerazione e che è necessario che siano conosciute da tutti i cittadini.
L’educazione ambientale ha quindi una natura informativa, tende cioè a esplicare al meglio come le abitudini quotidiane abbiano un impatto ecologico importante. Ma può anche avere una natura di tipo educativo. La comunicazione ambientale è nata nel nostro paese da pochi anni, è quindi importante riuscire ad educare dei nuovi comunicatori creando così una catena che diffonderà a macchia d’olio le informazioni più utili. Una branca della comunicazione ambientale si occupa delle emergenze. Questa serve più che altro a dare tutti gli elementi utili per riuscire a gestire al meglio una situazione di rischio come un incendio o un terremoto. Un comportamento responsabile può infatti decidere della vita di molte persone in casi limite come questi.
Il manifesto della comunicazione pubblica in campo ambientale illustra quanto i temi ambientali siano fondamentali e quanto siano vicini a noi più di quanto non pensiamo. E’ fondamentale che anche in Italia si inizi a prendere coscienza delle sorti del nostro pianeta e che si rendano le politiche ambientali e i temi di ecologia ad appannaggio di tutti e non solo di pochi esperti.
Spesso infatti i temi ambientali risultano distanti proprio per la complessità dei fenomeni in esame, è importante dunque che esperti e scienziati si affidino a dei comunicatori professionisti che sapranno semplificare gli argomenti più importanti rendendoli fruibili a tutti. Il comparto educativo, scuola e Università, dovrebbero essere in prima linea per quanto riguarda la comunicazione ambientale.
Se riuscissimo a formare una generazione di cittadini già sensibilizzati ai temi più caldi dell’ecologia allora avremmo raggiunto un obiettivo importantissimo.
Per intervenire sul futuro bisogna agire nelle scuole, senza lasciare nulla al caso. Bisogna che i temi ambientali vengano introdotti con metodo e che siano compresi e assimilati fino in fondo. Non si può più aspettare è il nostro pianeta che ce lo chiede, se vogliamo che i nostri figli abbiano un futuro sano in un mondo pulito dobbiamo agire oggi.
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