Ieri sono stato Contattato dalla giornalista di La Repubblica Carlotta Scozzari per un paio di domande sul rapporto fra vip e ambientalismo e soprattutto sul dubbio che possano cavalcare l’onda dei trend (in questo caso cop26 ma più in generale Greta Thunberg e i cambiamenti climatici).
Ponendomi al di sopra dell’argomento e delle parti è chiaro che dal punto di vista comunicativo cavalcare l’onda della visibilità delle tematiche ambientali è indubbiamente un’azione mediatica interessante che pone il vip al centro di temi non consoni alla sua attività e ne restituiscono un’immagine positiva ed impegnata. Cosa che lo porrebbe senza dubbio nella felice situazione di aumentare i suoi followers e consolidare i fans della prima ora.
Il problema dei temi ambientali è la coerenza a lungo termine ed è qui che possiamo capire dove il personaggio famoso crede davvero in ciò che dice o sfrutta il trend del momento.
Per sostenere tali iniziative, gli eventi, i social e i discorsi hanno una grande risonanza, ma in ambito ambientale il loro eco è importante e formativo se sostenuto da azioni pratiche costanti nel tempo.
Come il personaggio si sposta, quali altre attività o sponsorship decide di intraprendere, quali sono i suoi hobby sono in linea con quanto professato in precedenza? Riesce a mantenere un’idea ambientale costante e coerente al suo messaggio iniziale anche nella quotidianità?
Il popolo del cambiamento climatico è un movimento che ha imparato a informarsi e che segue i suoi beniamini. E’ un popolo che non dimentica e che non ha paura di giudicare.
Sostenere dunque una posizione Ambientale per puro interesse personale è dunque difficile ed espone a enormi ed evidenti rischi d’immagine.
Per questo ritengo che la maggioranza delle celebrità che stanno sostenendo i movimenti ambientalisti in questo dato periodo storico siano ben consapevoli dell’entità del messaggio e della diversità tra questo “pubblico” e da quello che normalmente li segue. Sanno bene che il loro ruolo non è più solo quello di Influencer ma, grazie al tema e al tipo di comunicazione, diventano formatori e portatori di messaggi educativi.
Quindi coloro che stanno intraprendendo questo cammino solo per una mera visibilità scopriranno ben presto che confrontarsi con la comunicazione ambientale non è un gioco e rischiano non solo la carriera ma anche la loro immagine quali cittadini del mondo.
Leonardo Di Caprio crede davvero in ciò che professa?
Stella McCartney è una vera ambientalista o cavalca l’onda per vendere i suoi prodotti?
Amo immaginare che lo siano come anche tutti gli attori ed i cantanti Italiani Da Gassman a Jovanotti passando per Valeria Golino e Alba Rohrwacher perché la loro potenza mediatica è enorme, come è enorme il bisogno di aiuto di cui la nostra terra ha bisogno.
Ciò che è certo è che noi tutti dobbiamo cambiare per salvare questo pianeta. E se per convincere tutti al cambiamento dobbiamo passare attraverso i personaggi famosi ben venga tutto questo.
Se per coinvolgere le aziende nel cambiamento è necessario scendere in piazza guidati da Greta, Di Caprio e Gassman allora scenderemo e li seguiremo.